II, Theaterstücke 16, (Lebendige Stunden. Vier Einakter, 3), Die letzten Masken (Der sterbende Journalist), Seite 20

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16.3. Die letzten

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erürkonz. Unternehmen für ZK
Wien, I., Concordiaplatz 4.
Vertretungen
in Berlin. Budapest, Chicago, Christiania, Genf, Kopen¬
hagen. London, Madrid, Mailand, Minneapolis, New-Vork,
Paris, Rom, San Francisco, Stockholm, St. Petersburg.
(Quellenangabe ohne Gewähr).
Ausschnitt aus:
5 3. 1909
La Vita, Roma
vom:
TEATRI DI ROMA.
Uiime maschere , al Taatro Valle.
Vltime maschere, un atto di Arturg
npresentato teri sern dulin
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nggeri, non piacque al pubblico del
VALLE, pubblico numerose e intelligente.
K breve dramma ha indiscutibili pregi di
concezione e di fatturn; quale dunque la
ragione delt'insüccesso? Alcuni accusarono
il colore troppo eguaie e troppo lugubre
del quadro scenico. Certo, per un lever de
rideau argomento ed ambichte non Sohlo
molto piacevoli, tuttavia é facile osservare
che ebbero applausi e fortuna altri lavori
di tinta pin fosen, di significato piu deso¬
lante.
Ma in questi drammi di un genere sbe¬
ciale, dove tutta Tazione é preiettata nelle
poche scene conclusive deve essere und stu¬
dio continno di chiarezza e und säpiente
distribuzione dessi effetti. Un solo effetto
mancato determina la caduta del lavoro.
In Ullime maschere il dramnma é conflen¬
sato ill dile scene, una assni ingegnosa ed
interessante, Paltra umanämente vera, mia
ln seconda delude l’interesse suscitato dala
prima.
Tra i malati piü gravi, in un ospedaie,
e Rademacher un vecchio giornalista in¬
fellce, un artista mancato, un raté. Sicuro
della prossima line egli insiste perché sia
chiamato ad suo letto un amico della sua
giovinezza da molti anni non piu veduto,
Alessandro Weihgast, il celebre poeta.
Ma perché volele vederlo? Gli volete
molto beue? — domanda all’ammalato ung
sto compagno di sventura, l’attore comieof
Floriano che si crede guarito, ed é invecer
anch’egli vielnissimo alla morte,
lo lo odlio — risponde Rademacher. ——
La sia fortuna & immeritata come la min
sventura, da sua gloria é inglusta come la#
min oscurità. Ma con due parole io posscl
vendicare questa inglustiizin, e queste paro¬
le. prima di morire, vogllio dirle.
Floriano é punto dalla curicsitàe con ung
espediente süggerkogli dall’antico mestiere,
Derstade d'altro a rivelarglj il suo segreto.
Voi siete debole — gli dice — forse all
nionsento baone vimäncherà Tenerga neces
saria, dovete prepararvi a questo colloquio,
ulle possibili risposte del vostro avversa¬
rio. Proviamo dunque la scena, io assumo
la parte di Weihgast.
E ii povero infermo rivela cosi il suo se¬
greto: egli fu per due anni Tamante della
moglie di Weihgast, e insieme con lei ha
potuto conescere e disprezzare l’ignobile va¬
nite dell’uomo flustre. Prima di morire e.
zli ovra la sua rivincita, avvelenando con
Tinsultante ricordo gli ultimi giorni del
trionkatore.
Nella rivelaziobe-on scho abbastanza
chiarite lecansa di quest’odio tardivo. L’a¬
marczza di und wta mancata, della morte
imminente non bastano a giustificarla.
Né la scena süccessiva puö illuminarei.
Weihgast viene a salutare il suo vecchio a¬
mico, gli parla di sé, dell’epera sila con##
incorreggibile tronfia-vanità gli offre 3