Liebele
5. Senenn
box 10/4
L interposto ut far appens W el
of-Itenza 24 luglio u. s. dalla Cassazione di Roma.
ccio
he il
TEATRL
7a „
AMOREGGIAMENTI ,, dramma di A. Schnitzier (c
ra-
al MANZONI
Nella sua prima novità — diciamolo pure — la Com¬#ir
10—
pagnia Zampieri-Paladini, non é stata molto fortunata.
II teatro tedesco in generale, ha forti qualità, originali
tendenze, e merita certo di esser fatto conoscere. Mal
he
nella scelta — piü che al successo locale ottenulo in
Germania e le cui ragioni possono essere specialissime,
ve
e dipendere dall'ambiente — occorre guardare al valore
st
intrinseco, alla portata artistica del risultato ottenuto
P
dall'autore.
de
Nella tendenza generale del teatro tedesco, questo
dramma di Schnitzler non é certo fra 1 piü profondi,
C0
né fra i piü fini.
tre
La sostanza del dramma sta in due righe: la giovane
81
figlia di un povero suonatore di violino ama appassio¬
natamente un bellimbusto, il quale, tenendosi lei come
gli
un capriccio, ha una tresca con una signora, dal cui
marito é ucciso in duello.
d·
Questo dramma — e i personaggi che dovrebbero rap¬
ed
presentarlo innanzi ai sensi del pubblico, si manifesta#
vivo, palpitante, Chiaro in una scena: quella in cui il
padre della fanciulla vuol persuaderla a staccarsi dal- for
po
l’uomo che essa ama, per fargli sembrar meno dolorosa
gie
la notizia della sua morte già avvenuta; notizia che,
se
recata da un amico, apre alla fanciulla gli occhi d'un
tratto amaramente.
20
Ma questa scena — una bella scena, stringent in-m.
calzante — 6 l’ultima del dramma. E per ani## ersi il
pubblico ha dovuto attraversare due atti di ## enta-1e
zioni scialbe, di dialoghi melensi, di motti dis toru¬ gr
vidi e senza vila, dei quali si é vendicato 7 do edjal
impazientendosi.
Solo l'ultima scena — per merito speciali
anche i
della Maria, che ha potente la nota del sei
1n
ha strappato un applauso sincero.
Senza infamia vera. ma senza lode il dr¬
e cosi #
passato, crediamo, nel dimenticatoio.
10
Al Filodrammatiei avremo dal 1
re cor-6
rente all’ 8 dicembre p. v., uno spettacol opera e
CC
ballo.
Si daranno le seguenti opere:
Romana, dramma in un atto e due qu di G. Gi-18
gli, musica del maestro Macio Vitali di N
rata.
Are Maria, del maestro Donizetti Alfr
Madre, del maestro Clementi di Bolog
Gringoire, del maestro Scontrino, pr ie di & Cor-
delia. 9
Piü le seguenti opere di repertorio: Sonnambula
sd Ernani.
Maestro concertatore: G. Grisanti.
Reto, ad antr.
HAGTEATRI
Manzont. — La Compagnia Paladini-Zam¬
pieri di sera in sera é sempre piü entrata nel
favore del pubblico e ne ha gnadagnate le
simpatie, cosi che vede il teatro sempre fre¬
quentato. Anche iersera, malgrado si desse
una novità — pare impossibile, ma ormai si
deve dire: malgrado, tanto le novità sono fre¬
quenti ed hanno cosi scarso valore — c’era un
teatro brillante.
Si é rappresentato un dramma in 3 atti:
Amoregoiamenti, di Arturo Schnitzler, un gio¬
vane autore che vien considerato come un se¬
guace del Sudermann. II dramma, che ha
avuto, a quanto ci dicono, un centinaio di
rappresentaziont consecutive. a Vienna, é pas¬
sato freddamente; al primoatto minacciava di
naufragare, all' ultimo si é chiuso con un te¬
pido applauso.
E' condotto con molta, troppa semplicità;
ha un dialogo poco disinvolto; é colorito sbia¬
ditamente, ma non manca di pregi, che l'hanno
salvato da peggior sorte.
Gianni, violmista all’Opera, ha avuto una
sorella, che egli ha tenuto con sé, ha circon¬
data di cure ed é morta vecchia zitellona se# #a
ver nulla conosciuto, nulla goduto al mondo,
toche egli, quando la perde, se ne sente
imorso. Non vuole che altrettanto avvenga di
Cxistina, sua figlia, e verció chiude un occhio
su quello che fae la lascia godersi l’amore di
un giovinotto vireur.
Ma Cristina si innamora sul serio del suo
Fritz e Fritz pure l’ama. Se non che ha amo¬
reggiato anche con un'altra donna il marito
della quale scopre la tresca: ne avviene un
duello e Fritz rimane ucciso.
E lei, povera Cristina, tutto ignorava e tutto
poi indovina; egli é morto senza ricordarsi di
lei, senza nulla dedicarle, mentre ella credeva
non vivesse che per lei.
Chi piü infelice? La sorella di Gianni, cho
nulla ha assaporato al mondo, ola di lui figlia
che ha provato l’amore? Ecco l’iutento dram¬
matico.
II primo atto, una cena, una partie carrée
fra Fritz e Cristina, un amico di lui ed und
amica di lei, manca assolutamente di brie, 6
stentato ed ha fatto temere che del dramma
non si vedesse la fine.
Ma all'ultimo una scena fra padre e figlia,
in cui é proprio lui, il padre, che dovrebbe
rivelare alla alla figlia la sorte di Fritz, é con¬
dotta magistralmente.
L’esecuzione nell'assiemi freddina, ma accu¬
rata: la signora Mariani commoventissima, sem¬
plice, interessante.
Z.
T.i
N.###
5. Senenn
box 10/4
L interposto ut far appens W el
of-Itenza 24 luglio u. s. dalla Cassazione di Roma.
ccio
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AMOREGGIAMENTI ,, dramma di A. Schnitzier (c
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Nella sua prima novità — diciamolo pure — la Com¬#ir
10—
pagnia Zampieri-Paladini, non é stata molto fortunata.
II teatro tedesco in generale, ha forti qualità, originali
tendenze, e merita certo di esser fatto conoscere. Mal
he
nella scelta — piü che al successo locale ottenulo in
Germania e le cui ragioni possono essere specialissime,
ve
e dipendere dall'ambiente — occorre guardare al valore
st
intrinseco, alla portata artistica del risultato ottenuto
P
dall'autore.
de
Nella tendenza generale del teatro tedesco, questo
dramma di Schnitzler non é certo fra 1 piü profondi,
C0
né fra i piü fini.
tre
La sostanza del dramma sta in due righe: la giovane
81
figlia di un povero suonatore di violino ama appassio¬
natamente un bellimbusto, il quale, tenendosi lei come
gli
un capriccio, ha una tresca con una signora, dal cui
marito é ucciso in duello.
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Questo dramma — e i personaggi che dovrebbero rap¬
ed
presentarlo innanzi ai sensi del pubblico, si manifesta#
vivo, palpitante, Chiaro in una scena: quella in cui il
padre della fanciulla vuol persuaderla a staccarsi dal- for
po
l’uomo che essa ama, per fargli sembrar meno dolorosa
gie
la notizia della sua morte già avvenuta; notizia che,
se
recata da un amico, apre alla fanciulla gli occhi d'un
tratto amaramente.
20
Ma questa scena — una bella scena, stringent in-m.
calzante — 6 l’ultima del dramma. E per ani## ersi il
pubblico ha dovuto attraversare due atti di ## enta-1e
zioni scialbe, di dialoghi melensi, di motti dis toru¬ gr
vidi e senza vila, dei quali si é vendicato 7 do edjal
impazientendosi.
Solo l'ultima scena — per merito speciali
anche i
della Maria, che ha potente la nota del sei
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ha strappato un applauso sincero.
Senza infamia vera. ma senza lode il dr¬
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passato, crediamo, nel dimenticatoio.
10
Al Filodrammatiei avremo dal 1
re cor-6
rente all’ 8 dicembre p. v., uno spettacol opera e
CC
ballo.
Si daranno le seguenti opere:
Romana, dramma in un atto e due qu di G. Gi-18
gli, musica del maestro Macio Vitali di N
rata.
Are Maria, del maestro Donizetti Alfr
Madre, del maestro Clementi di Bolog
Gringoire, del maestro Scontrino, pr ie di & Cor-
delia. 9
Piü le seguenti opere di repertorio: Sonnambula
sd Ernani.
Maestro concertatore: G. Grisanti.
Reto, ad antr.
HAGTEATRI
Manzont. — La Compagnia Paladini-Zam¬
pieri di sera in sera é sempre piü entrata nel
favore del pubblico e ne ha gnadagnate le
simpatie, cosi che vede il teatro sempre fre¬
quentato. Anche iersera, malgrado si desse
una novità — pare impossibile, ma ormai si
deve dire: malgrado, tanto le novità sono fre¬
quenti ed hanno cosi scarso valore — c’era un
teatro brillante.
Si é rappresentato un dramma in 3 atti:
Amoregoiamenti, di Arturo Schnitzler, un gio¬
vane autore che vien considerato come un se¬
guace del Sudermann. II dramma, che ha
avuto, a quanto ci dicono, un centinaio di
rappresentaziont consecutive. a Vienna, é pas¬
sato freddamente; al primoatto minacciava di
naufragare, all' ultimo si é chiuso con un te¬
pido applauso.
E' condotto con molta, troppa semplicità;
ha un dialogo poco disinvolto; é colorito sbia¬
ditamente, ma non manca di pregi, che l'hanno
salvato da peggior sorte.
Gianni, violmista all’Opera, ha avuto una
sorella, che egli ha tenuto con sé, ha circon¬
data di cure ed é morta vecchia zitellona se# #a
ver nulla conosciuto, nulla goduto al mondo,
toche egli, quando la perde, se ne sente
imorso. Non vuole che altrettanto avvenga di
Cxistina, sua figlia, e verció chiude un occhio
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un giovinotto vireur.
Ma Cristina si innamora sul serio del suo
Fritz e Fritz pure l’ama. Se non che ha amo¬
reggiato anche con un'altra donna il marito
della quale scopre la tresca: ne avviene un
duello e Fritz rimane ucciso.
E lei, povera Cristina, tutto ignorava e tutto
poi indovina; egli é morto senza ricordarsi di
lei, senza nulla dedicarle, mentre ella credeva
non vivesse che per lei.
Chi piü infelice? La sorella di Gianni, cho
nulla ha assaporato al mondo, ola di lui figlia
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matico.
II primo atto, una cena, una partie carrée
fra Fritz e Cristina, un amico di lui ed und
amica di lei, manca assolutamente di brie, 6
stentato ed ha fatto temere che del dramma
non si vedesse la fine.
Ma all'ultimo una scena fra padre e figlia,
in cui é proprio lui, il padre, che dovrebbe
rivelare alla alla figlia la sorte di Fritz, é con¬
dotta magistralmente.
L’esecuzione nell'assiemi freddina, ma accu¬
rata: la signora Mariani commoventissima, sem¬
plice, interessante.
Z.
T.i
N.###